Primo anniversario del ‘Pasto Sospeso’ con Erri De Luca e me ai fornelli della Casetta Rossa / 3 febbraio
Dodici mesi di Pasto Sospeso, tremila donazioni solo a Roma e un modello di solidarietà made in Italy replicato anche in Medio Oriente. Sono alcuni dati del primo bilancio che diffondiamo il 3 febbraio 2018, a un anno esatto dalla partenza dell’iniziativa solidale presso la Casetta Rossa di Roma, in collaborazione con Baobab Experience, la Fondazione Erri de Luca e me.
Si usava nei bar di Napoli: una persona beveva un solo caffè ma ne pagava due per offrirlo a chi sarebbe venuto dopo e non poteva permetterselo. La nostra iniziativa s’ispira a questa tradizione e consiste nella possibilità di offrire uno o più pasti, ognuno per il valore di 5 Euro, a quanti vivono in condizioni di disagio e povertà.
Siamo partiti il 2 febbraio 2017 con l’intenzione di diffondere il Pasto Sospeso ovunque e di trasformarlo da antica tradizione di generosità partenopea in ordinaria prassi moderna a sostegno di coloro che vivono situazioni di disagio. Con i racconti di Erri De Luca, il Pasto Sospeso è arrivato in USA e in Francia. Io mi sono spinto in Medio Oriente, dove l’ho proposto in un locale di ristorazione italiana a Dubai che lo ha inserito come voce di cassa tutt’ora in vigore. La prova che il made in Italy è uno stato mentale, un modello duttile, capace di unire e abbattere le differenze.
Sabato 3 febbraio 2018, alle ore 12:30, Erri De Luca e io ci rimettiamo ai fornelli della Casetta Rossa (via Magnaghi 14, Roma) per cucinare nuovi pasti sospesi e celebrare il primo anniversario. L’obiettivo è di potenziare e ampliare questo modello conviviale di solidarietà con nuovi esempi di integrazione possibile. Saremo aiutati dai ragazzi del corso di gastronomia del Cies Onlus (Centro di Educazione e Formazione allo Sviluppo per giovani senza titolo di studio e lavoro e stranieri titolari di protezione internazionale) fondato da Lorenzo Leonetti del Grandma Bistrot.