Polpette di Bollito

Il bollito è una preparazione che mi ha sempre affascinato. Innanzitutto perché ci permette di mangiare molte parti dell’animale che altrimenti andrebbero a finire direttamente tra gli scarti e che invece in questo caso diventano protagoniste.
Poi perché nelle diverse città d’Italia viene declinato in mille modi differenti, accompagnato di volta in volta con rafano, mostarda e un’infinità di altre possibili salse. È un piacere legato alla tradizione, che attraversa il nostro Paese da nord a sud (Chef Rubio).



Difficoltà: Medium
8 persone
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dosi
1 kg
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bollito misto di vitellone (di cui un bel pezzo di copertina, se possibile)
3
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patate grandi, bollite e schiacciate
q.b
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menta fresca
una manciata
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capperi
2
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uova
200 gr
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parmigiano reggiano
100 gr
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pangrattato
q.b.
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olio di semi
q.b.
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sale
q.b.
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pepe

Preparazione

Preparo il bollito con sedano, carota, cipolla e pepe in grani.

Frullo il tutto con poco brodo, aggiungendo le uova, i capperi e la menta a piacimento, fino ad ottenere un impasto filamentoso, umido ma non lento.

In una ciotola amalgamo a mano con il pangrattato, le patate schiacciate e il parmigiano.

Aggiusto di sale e pepe.

Una volta omogeneo, lascio riposare una notte.

Il giorno dopo, formo delle polpette lievemente schiacciate e le passo nel pangrattato.

Quindi le friggo in olio di semi.

Per accompagnare le polpette, consiglio una salsa verde e una piccante.